Mi è stato chiesto di scrivere due righe di note biografiche, ne scrivo tre di suggestione.
Giovanni l’ho conosciuto attraverso le sue foto.
Tra tante, più accattivanti, più facili, forse alcune più belle, hanno bucato lo schermo piatto del computer per posare il loro sguardo su di me.
Foto di Napoli, soggetto abusato e difficile, una Napoli povera e marginale (soggetto ancora più abusato..) in un bianco e nero tagliato da un chiaro scuro affilato, netto, drammatico.
Napoli è stata, è, una fucina di fotografi, grandi professionisti, veri talenti, un paio di “scuole” racchiuse a seguire in un paio di generazioni.
Ma Giovanni non è napoletano, è nato a Teano, in Terra di Lavoro, e ci è cresciuto.
Di questo tratto di Campania ”cafona” la sua fotografia ha lo sguardo narrante, chiaro e diretto, privo di infingimenti, umile ed innocente.
Io invece parlerei per esperienza personale…ho avuto modo di “studiare” con questo straordinario fotografo…che mi ha insegnato tutto ciò che un libro non può mai dare…la spontaneità, la passione, l’intraprendenza…la possibilità di catturare tutto ciò che si vuole se solo s’impara ad osservare davvero…è stata un’esperienza stupenda con lui…e con i compagni d’avventura…
@Saretta
Si..!
J.Q.