Caupona, ovvero osteria in latino: spazi dove, nelle antiche città romane, si consumavano alimenti e bevande, aperti all’esterno, dotati di insegne.
La Caupona, ristorante e “lounge” bar sul lungomare struggentemente anni 60 di Pioppi, incantevole borgo marinaro dall’aria molto “vintage” é il regno della signora Lina Pinto, interprete perfetta della nobile figura in via d’estinzione dell’oste.
Ostessa cilentana doc: cortesia sobria, scambia volentieri qualche chiacchiera sulla sua cucina di terra e di mare, é contenta se ci si ferma a guardare i suoi lavori in terracotta, “pastori”, scene “presepiali” di vita e tradizione cilentana ma poi si rintana in cucina, a comunicare con i suoi piatti.
Cucina del territorio, combinazioni di pesce (prevalentemente azzurro) ortaggi freschi e secchi, pasta fatta in casa, trionfo mediterraneo nel borgo dove per 28 anni visse Ancel Keys, ideologo e testimonial della omonima dieta (é vissuto 101 anni!) e dove da anni si celebra una festa del pesce azzurro.
Amo le alici, non ho praticamente mangiato altro pesce per tutta l’infanzia e buona parte dell’adolescenza, perchè sono una cilentana “spuria” di terra ( il mio borgo natio non rientrando nel perimetro stretto del Cilento antico
classico…) e da noi usava così, anche per economia domestica, diciamo.
Ne ho assaggiate versioni molteplici: marinate con aceto bianco olio da oliva pisciottana e menta, con il finocchietto, imbottite con uovo e formaggio caprino semifresco e poi fritte (le “tipiche” pioppesi, deliziose, di esecuzione perfetta)
Ma ho gradito particolarmente anche un’insalatina tiepida di polipo e ortaggi misti, una zuppetta di farro e cozze, le bruschettine con una crema di rucola mescolata con olio e pane grattugiato.
Uno spaghetto al ragù di seppia di grande calibrata armonia ha concluso il mio pasto.
Mi é rimasta una gran voglia di lagane e ceci, di parmigiana fatta con le melanzane secche eccetera eccetera ma mi ero ingordamente rimpinzata di alici e non ho potuto mangiare altro.
Sarà una ragione per ritornare!
Unico neo: un locale dove si produce una cucina di qualità come questo dovrebbe offrire una magari piccola ma più eclettica carta dei vini, che spazi fuori dai confini del Cilento marinaro stretto.
Ma io viaggio con il mio “asso nella manica”, il bel Kratos (Fiano in purezza solo acciaio) di Luigi Maffini….
La signora Lina deliziosamente confessa di non essere una grande esperta di vino e mi chiede se sul pesce azzurro sia di “moda” bere rosso…
Direi di sì, anche fuori territorio…movimento movimento…!
Prezzo intorno ai 35€ sic stantibus la situazione vino.
La Caupona
Via Caracciolo Pioppi (Sa)
Ph 0974 905251
Vivamente consigliata la prenotazione!
Questo si che è parlare di cucina e ristoranti.
Questa si che è libertà culturale!
Se certi blogger pensano che ho colto l’occasione per lanciare frecciate verso smaccati servilismi, stanno pensando bene!
Beh basta evitare i posti “cattivi”…
Quelli buoni hanno di solito gestori anche intelligenti e ricettivi!
Tks
J.Q.
La signora Lina pensa che dei vini dovrebbe occuparsene il marito…:)
Grazie
J.Q.
pazienza per i vini, ma le variazioni di alici vanno più che bene!
J.Q.